Contro il vento
	noi correvamo contro il vento
	eravamo giovani e forti
	ma stavamo solo correndo contro il vento.
	(Bob Seger - Against The Wind)
	 
	
		
		
		Capitolo 1
		Astipalea, il profumo del timo selvatico
 
	 
	Sabato 
	3/6/2017
	Con 
	tutta calma raggiungiamo Malpensa e lasciamo l’auto al solito parcheggio poi 
	con la navetta arriviamo all’aeroporto, imbarchiamo i bagagli e dopo un 
	caffè passiamo velocissimamente i controlli. Il volo Aegean parte con 
	qualche minuto di ritardo (problemi con i bagagli a mano…) ma arriva in 
	orario ad Atene alle 14:30; ritiriamo bagagli e cerchiamo le indicazioni per 
	il metrò.
	Su e giù per le scale mobili arriviamo alla biglietteria che sono quasi le 
	15:00 e così perdiamo per un soffio la prima corsa utile (sul binario a 
	fianco ci sarebbe anche il treno sub-urbano ma non ci azzardiamo) e tocca 
	aspettare mezz’ora.
	Fa caldo e non abbiamo neppure avuto il tempo di prenderci una bottiglia di 
	acqua e qui non c’è manco l’ombra di un distributore automatico.
	
	Puntuali alle 15:30 partiamo; inizialmente poca gente che man mano aumenta 
	finchè, quando cambiamo a Monastiraki, è veramente tanta. Pochi minuti e 
	prendiamo la coincidenza per il Pireo dove arriviamo poco dopo le 16:30.
	Usciamo velocemente e andiamo al chiosco della Blue Star, che si trova 
	vicinissimo all’uscita del metrò, al Gate 7, consegno le ricevute e mi danno 
	i biglietti e chiedo da quale Gate parte il traghetto:
	- Gate 1, take a taxi!
	Accidenti, si trova dall’altra parte del porto e sono le 16:45 e mancano 15 
	minuti alla partenza! 
	Arriva un taxi e chiedo al taxista di portarci al Gate 1 ma mi dice di no!
	Ci avviamo  correndo con le valigie e sperando di trovarne un altro,  ma 
	niente.
	Fa caldo e siamo senza un goccio di acqua, non ce la faremo mai!
	Monica, disperata, grida in continuazione : Taxi! Taxi! Ma nessuno accorre 
	alle sue grida.
	Ne passano alcuni ma sono pieni.
	Ne vedo arrivare uno dalla direzione opposta, faccio segno, si ferma, è 
	vuoto:
	- Gate 1?
	- Ok!
	- How much?
	- Five euro.
	- Ok, we are two persons.
	Monica arriva trafelata, carichiamo i bagagli e partiamo. Con un giro 
	contorto ci porta davanti al traghetto, paghiamo il  “nostro salvatore” e 
	saliamo: sono le 16:55. Il tempo di sistemare i bagagli, salire sul ponte e 
	parte; ce l’abbiamo fatta per un pelo!!! Mai più una corsa del genere!
	
	Siamo 
	distrutti, sudati, assetati e affamati; Monica va a prendere da bere e due 
	panini che divoriamo. Facciamo un giro per il traghetto che è praticamente 
	vuoto e ci sistemiamo sulle poltrone per un po’ di relax. All’ora di cena ci 
	prendiamo altri due panini, acqua e una birra e ci godiamo uno splendido 
	tramonto sull’Egeo e poi sonnecchiamo sulle poltrone, leggiamo o passeggiamo 
	per il traghetto; la notte e’ sempre lunga.
	
		
			
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				Tramonto sull'Egeo | 
		
	 
	
	
	Domenica 4/6/2017
	
	Il 
	traghetto arriva in orario al porto nuovo di Astypalea e sono le 1:30,  ad 
	attenderci c’è Antonis degli Anatoli Studios che in una decina di minuti ci 
	porta alla Chora e al nostro Studios; ci accordiamo per trovarci il mattino 
	verso le 10:00 per lo scooter (compreso nel prezzo) e ci salutiamo. La 
	camera e’ grande e spaziosa con angolo cottura e un balcone con una stupenda 
	vista sulla Chora, sul tavolo ci sono due bottigliette d’acqua, due fette di 
	torta, delle bustine di the, delle monoporzioni di miele e burro;  disfiamo 
	le valige, doccia e nanna che ormai sono le 3:00 di mattina.
	
	Dopo 
	una veloce colazione con le cose portate da casa scendiamo ad aspettare 
	Antonis con lo scooter che arriva con moltaaa calma e ce lo consegna senza 
	caschi, senza controllare la patente, senza contratto… Chiediamo la password 
	per il wi-fi che poi proveremo numerose volte senza successo.
	Partiamo alla ricerca di un market per fare la spesa ed imbocchiamo subito 
	la ripidissima discesa che conduce al vecchio porto di Pera Gialos dove ne 
	troviamo uno aperto ma non molto fornito; comunque prendiamo : yogurt, succo 
	di frutta, acqua e una cartina e poi, a tutto gas, risaliamo alla Chora, 
	depositiamo la spesa, prendiamo l’occorrente per la spiaggia e partiamo. 
	Passiamo da Livadia per la strada “lunga” (scopriremo poi essercene una più 
	breve ma molto ripida) ma qui la spiaggia non ci sembra nulla di che 
	(capiremo il penultimo giorno il perché è così conciata) e continuiamo verso 
	ovest e ci fermiamo al cartello che indica la spiaggia di Tzanakia; 
	parcheggiamo e con un sentiero inizialmente ripido (ci stanno costruendo dei 
	gradini in cemento)
	
		
			
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				Inizio sentiero per Tzanakia | 
		
	 
	
	
	 raggiungiamo un bella baietta solitaria dove facciamo il primo bagno della 
	vacanza. 
	
		
			
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				Tzanakia dall'alto | 
		
	 
	
	Dopo 
	esserci asciugati risaliamo allo scooter e proseguiamo in direzione ovest 
	sino ad Aghios Konstantinos; ad un certo punto l’asfalto termina ed inizia 
	lo sterrato ma percorribile tranquillamente a parte un paio di tratti… 
	Spiaggia grande con tamerici e in parte attrezzata, c’è un bar (chiuso) e 
	una taverna dove però ci dicono che aprirà domani. 
	
		
			
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				Aghios Konstantinos | 
		
	 
	
	
	Andiamo a vedere la soprastante chiesina e dopo qualche foto
	
		
			
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				Chiesina | 
		
	 
	
	
	ripartiamo e andiamo a pranzare a Livadi da Gerani: dolmades, sardine, 
	zucchine al vapore, acqua, birra, dessert (come al solito offerto) di yogurt 
	con scorze di arancia: tot. 23,50€. Tutto ottimo e abbondante! Terminato il 
	pranzo compriamo della frutta al vicino market  e portiamo il tutto a casa 
	quindi usciamo e puntiamo ad est ma ci fermiamo quasi subito in una 
	spiaggetta che vediamo dall’alto e che raggiungiamo con un breve sentiero: 
	ci siamo solo noi ed una signora che ha la casa proprio sopra la spiaggia.
	
		
			
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				Spiaggetta | 
		
	 
	Dopo 
	il bagno andiamo a Pera Gialos a ritirare i biglietti del traghetto per 
	Amorgos poi torniamo a casa, doccia e usciamo a fare un giro fotografico per 
	la Chora e attraverso i vicoli saliamo fino al Castello. Ormai il sole sta 
	tramontando e molti luoghi sono in ombra in special modo il Castello e 
	quindi ci ripromettiamo di tornare con il sole. 
	
	
	Scendiamo e ci fermiamo a cena da Barbarossa: ghemistà, spiedino di pollo 
	con pancetta e salsa al limone, acqua, birra e dolce all’arancia (offerto): 
	tot. 20,80€. Tutto favoloso! Da come ce l’avevano descritto pensavamo fosse 
	un posto “fighetto” e molto affollato, ma invece tutto il contrario; 
	ambiente tranquillo, familiare, dove ci si sente come a casa. Passeggiatina 
	e poi andiamo a dormire.
	Lunedì 
	5/06/2017
	
	Colazione sul nostro balconcino con vista sulla Chora poi andiamo a Pera 
	Gialos a fare benzina (uno dei due distributori di Astypalea) quindi ci 
	dirigiamo ad est verso Analipsi/Maltezana. Nell’aria, già da ieri, c’è una 
	serie di odori, di profumi, di erbe selvatiche tra i quali spicca su tutti 
	quello che sembra…… timo. Passiamo per tutta una serie di baie e spiaggette 
	alcune a livello strada ed altre molto più in basso e tra queste una in 
	particolare attira subito la nostra attenzione e cioè quella di Plakes che 
	vediamo si raggiunge per un sentiero che si stacca dalla strada (dove c’è 
	pure la fermata del bus) e ci ripromettiamo di andarci ma per oggi 
	continuiamo.
	
		
			
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				| Plakes | 
		
	 
	
	Raggiungiamo Maltezana con la sua bella e ampia la baia; vediamo un cartello 
	che indica Aghia Barbara, seguiamo le indicazioni, parcheggiamo lo scooter e 
	ci incamminiamo ma ben presto il sentiero è sbarrato da un cancello oltre il 
	quale è pieno di rovi ed erbacce, così torniamo indietro (scopriremo poi che 
	i cancelli si possono tranquillamente varcare basta richiuderli) pensiamo di 
	tornarci ma non lo faremo. Cerchiamo le Terme ma anche queste sono ricoperte 
	dai rovi… Cerchiamo la Karekli Basilica e questa la troviamo!
	
		
			
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				| Mosaico 
				Karekli Basilica | 
		
	 
	Non è 
	rimasto molto ma ci sono dei bei mosaici e dopo le foto ritorniamo sui 
	nostri passi ed è così scopriamo la “nostra spiaggetta preferita” di tutta 
	Astypalea: piccola, bellissima e solitaria! Evvai con i bagni!
	
		
			
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				| La 
				“nostra spiaggetta preferita” di Astypalea | 
		
	 
	Ormai 
	è mezzogiorno; torniamo verso la Chora ma prima un altro bagno alla 
	spiaggetta di Micro Steno ed anche qui non c’è nessuno.
	
		
			
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				| Micro 
				Steno | 
		
	 
	
	Riprendiamo lo scooter e ci fermiamo ad un market , poco prima della Chora, 
	molto ben fornito per prenderci qualcosa per il pranzo che poi andiamo a 
	consumare a casa. Inviamo una mail ad Antonis per il wi-fi e lui ci manda un 
	codice lunghissimo con il quale riusciamo a collegarci ma il segnale è 
	debolissimo… Dopo un riposino usciamo e andiamo a ovest alla chiesa di 
	Aghios Vasilios dove ci sono dei mosaici ed una bella vista sulla spiaggia 
	di Livadia e la Chora;
	
	
	scendiamo all’omonima spiaggetta, che si raggiunge con un breve sentiero, 
	ma la troviamo invasa dalle alghe e quindi ce ne andiamo subito e ritorniamo 
	ad Aghios Konstantinos dove ci fermiamo un’oretta per bagni e relax. Una 
	signora greca in vacanza sull’isola regala a Monica delle albicocche del suo 
	giardino.
	Sulla via del ritorno prima facciamo una sosta alla chiesetta di Aghios 
	Dimitrios che si trova sulla strada per Vatses/Kaminakia alla quale buttiamo 
	un’occhio: per Kaminakia già il primo tratto, una ripidissima salita, ci 
	pare bello tosto per lo scooter che abbiamo mentre per Vatses pare più 
	fattibile. Poco prima di Livadia ci fermiamo anche a quella Aghios 
	Naktrarios.
	Cena da 
	Barbarossa: maialino con le prugne, souvlaki con verdure, acqua, birra, 
	dolce di cioccolato (offerto): tot. 23,00€ Tutto ottimo!
	Martedì 
	6/06/2017
	Dopo la 
	colazione passiamo alla Bakery che abbiamo trovato lungo la strada che porta 
	a Livadia e poi ad est a provare la nuova strada asfaltata che conduce a 
	Vathy. Passiamo Maltezana e dopo il bivio per la Karekli Basilica, come 
	avevamo visto ieri, ecco la nuova strada o meglio: la nuova autostrada 
	verso… il nulla! L’asfalto termina bruscamente ad Exo Vathy e diventa una 
	pista sassosa e impercorribile con uno scooter; faccio scendere Monica e ci 
	provo per pochi metri ma mi fermo subito. Il golfo pare bello ma la strada è 
	ancora lunga ed oltre a stalle di pecore e capre non si vede nient’ altro a 
	parte la chiesetta di Aghios Nikolaos adagiata su una collinetta ma ci 
	saranno almeno altri 2 km di cui uno in salita ed il caldo comincia a farsi 
	sentire… Facciamo dietro-front e chiedendoci a cosa diavolo serva questa 
	autostrada andiamo a cercarci un’altra spiaggia.
	
		
			
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				| La Nuova 
				Superstrada… | 
			
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				| Verso il 
				nulla… | 
			
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				| Vathy e 
				il golfo | 
		
	 
	    
	
	La 
	spiaggia di Meghalo Vai pare bella dall’alto ma dopo aver percorso una buona 
	parte della strada sterrata che lì conduce ci accorgiamo che è invasa dalle 
	alghe… Vabbè, non ci resta che tornare alla “nostra spiaggetta preferita” 
	che come sempre è tutta per noi!!!
	Dopo un’oretta lasciamo a malincuore il nostro paradiso personale ed andiamo 
	a vedere “la spiaggia dell’aeroporto” ovvero : Xryssi Ammos. Fino 
	all’aeroporto la strada è bella ma poi inizia lo sterrato e dopo aver 
	varcato un cancello diventa sempre peggio e quindi l’ultimo tratto lo 
	facciamo a piedi e in pochi minuti ecco Xryssi Ammos: solitaria e selvaggia, 
	battuta dal vento, di sabbia fine e dorata, ci piace molto ma dopo qualche 
	foto torniamo a casa per il pranzo e un riposino. 
	
		
			
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				| Xryssi 
				Ammos | 
		
	 
	
	Dopo aver pranzato notiamo che c’è una persona nello studio di fianco al 
	nostro ed inizialmente penso sia un nuovo ospite ma invece è il tecnico 
	(come scopriremo dopo qualche giorno si chiama Giorgio… ) che è venuto a 
	sistemare il wi-fi dopodiché funzionerà benissimo!
	Nel 
	pomeriggio giro per le spiaggette di Maltezana e poi al porto di Pera Gialos 
	tra i pescatori che aggiustano le reti.
	
		
			
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				Spiaggette di Maltezana | 
			
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				| Reti | 
		
	 
	 
	
	Ritorniamo per cena da Gerani: zucchine, vitello in salsa, ghemistà, acqua, 
	birra, yogurt con scorze di arancia (offerto, favoloso!): tot. 23,50€
	Di 
	nuovo alla Chora e facciamo due passi per i suoi vicoli e foto con la luce 
	della sera.
	
	Mercoledì 7/06/2017
	Oggi 
	giornata intensa. Prima passiamo alla Bakery a prenderci qualcosa per il 
	pranzo che poi lasciamo a casa, quindi ci dirigiamo alla spiaggia che 
	avevamo visto lunedì dall’alto: Plakes. Parcheggiamo lo scooter, varchiamo 
	il cancelletto e in circa 15 minuti di facile sentiero in discesa la 
	raggiungiamo: non c’è nessuno, bella, pulita, piccoli ciottoli, acqua 
	trasparente, c’è la godiamo alla grande!!! 
	
		
			
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				| Plakes | 
		
	 
	Ci 
	restiamo per più di un’ora e quando risaliamo troviamo dei torinesi che 
	vengo qui ad Astypalea da alcuni anni e che ci raccontano che la scorsa 
	settimana ci sono state delle forti piogge che tra le varie cose hanno 
	devastato la spiaggia di Livadia… Ecco perché non rispecchiava per niente 
	come ce l’avevano descritta!
	Passiamo da casa a prendere le cibarie e poi puntiamo su Vatses; fino al 
	bivio per Aghios Konstantinos la strada è buona e già la conosciamo ma dopo 
	Aghios Dimitrios comincia il bello… Con molta prudenza e andando piano 
	raggiungiamo Vatses senza problemi, bella spiaggia di ciottoli grande e 
	spaziosa e mare con acqua cristallina, poca gente che va e viene, c’è un 
	baretto che stanno sistemando per l’apertura ed un paio di persone tolgono, 
	con pale, rastrelli e secchi i ciottoli più grossi dalla spiaggia forse per 
	poi metterci sdraio e ombrelloni; ormai è mezzogiorno e ci sistemiamo sotto 
	una grande tamerice e ci restiamo per gran parte del pomeriggio con pranzo, 
	bagni, relax. 
	
	Verso 
	le 16:00 ripartiamo e torniamo a casa per una doccia veloce e poi usciamo a 
	fare un altro giro fotografico per la Chora. 
	
	
	Cena da Agoni Grammi: la cuoca parla italiano ed è una gran chiacchierona e 
	invece di darci il menù ci illustra cosa offrono e prendiamo: sardine ai 
	ferri con verdura, sun fish (tonno essiccato al sole) con verdure, orange 
	pie (offerto), acqua, birra: tot. 23,50€
	Giovedì 
	8/06/2017
	Ultimo 
	giorno ad Astypalea con nuvole, vento, un po’ di pioggia e schiarite; non è 
	giornata da spiaggia.
	Dopo colazione usciamo a fare “due” passi e arriviamo fino alla chiesetta 
	Profeta Elia 
	
		
			
				| 
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				| Profeta 
				Elia | 
		
	 
	che 
	dall’alto della collina domina la Chora; inizia a piovere e c’è un’aria 
	fredda;  ci ripariamo dentro la chiesa e aspettiamo che passi. Scendiamo e 
	andiamo ad una nuova bakery che abbiamo scoperto sotto ai mulini; 
	incontriamo Giorgio il tecnico che ci ha sistemato il wi-fi e ci chiede se 
	funziona? Perfettamente, rispondiamo! Il tempo di acquistare qualcosa per il 
	pranzo e ricomincia a piovere; facciamo una corsa a casa a portare gli 
	acquisti e aspettiamo che passi.
	Usciamo e andiamo a Pera Gialos a piedi per le scalinate; ci fermiamo a 
	guardare la vetrina di un negozio di abbigliamento e ninnoli vari (Horomata 
	by Fotiti) ed esce il tecnico del wi-fi:  Giorgio!!!
	Ci spiega che il negozio è della moglie ed entrambi sono di Atene, ma al 
	momento è qui solo lui; parla molto bene l’italiano (imparato da solo!), ha 
	perso il suo lavoro e qui ad Astypalea, negozio a parte, è l’esperto di 
	informatica e quando qualcuno ha un problema chiama lui. Restiamo a 
	chiacchierare per un bel po’ anche della situazione politico/economica della 
	Grecia ed approfittiamo per chiedergli dell’autostrada per Vathy: ci dice 
	che pare ci vogliano fare una base NATO… (adesso capiamo il perche’ delle 
	strada asfaltata alla perfezione).
	Entra una persona nel negozio: è un’italiano (piemontese) in pensione che 
	vive qui parecchi mesi all’anno; dopo un po’ di chiacchiere gli chiediamo se 
	sa qualcosa del museo locale e ci accompagna per farci vedere dov’è ma è 
	chiuso; ricomincia a piovere, ci salutiamo e ci dice di chiamarsi Gianni… 
	stai a vedere che…..  Torniamo a casa e sfogliando il diario di Elisabetta 
	trovo conferma: deve essere proprio lo stesso Gianni che lei ha incontrato 
	due anni fa! 
	Pranziamo e dopo le 14 usciamo e con lo scooter puntiamo al Monastero di 
	Flevariotissa ma ricomincia subito a piovere, tira vento e la strada 
	sterrata è sempre peggio… torniamo indietro, smette di piovere e ci fermiamo 
	al mulino con una vista spettacolare sulla Chora e Pera Gialos, peccato sia 
	tutto nuvoloso.
	
	
	Scendiamo e prendiamo la strada che porta ad un lago che abbiamo visto 
	dall’alto e una volta arrivati visitiamo la chiesa di Christos che si trova 
	ai piedi della diga. Ripartiamo e ci fermiamo a fare due passi a Livadia ma 
	il tempo non ne vuole sapere di migliorare, così torniamo a casa a preparare 
	i bagagli che la mattina seguente alle 4:00,  si parte per Amorgos.
	L’ultima cena è da Barbarossa, ci accomodiamo all’interno perché fa freddino 
	e minaccia pioggia; ordiniamo: capra kleftiko, pollo con salsa piccante 
	all’arancio, orange pie (offerto), acqua, birra: tot. 23,50€.
	Passeggiata a Pera Gialos  per le scalinate poi a dormire.
	
		
			
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				| Astypalea 
				ci saluta così… | 
		
	 
	 
	Venerdì 
	9/06/2017
	Sveglia 
	presto e alle 4:15, puntuale come concordato via mail, Antonis ci viene a 
	prendere e ci accompagna al Porto nuovo, la Blue Star per Amorgos è già 
	attraccata, salutiamo e lui ci regala dei dolcetti al miele: troppo gentile! 
	Saliamo sul traghetto e ci sediamo vicino ad un bar; partenza in orario.
	 
	
	
	
	
	Capitolo 2
	Amorgos, un tuffo dove l’acqua è più blu
	
	
	 
	Venerdì 
	9/06/2017
	
	Arriviamo al porto di Aegiali, ad Amorgos, alle 6:50, ma questa volta non 
	c’è nessun ad attenderci; ci sono delle donne che offrono alloggio ma noi 
	abbiamo già prenotato al Galini a Katapola (altro porto dell’isola).
	Il tempo è nuvoloso ma sembra voglia aprirsi.
	Prima di partire avevo scritto alla Amorgos Bus Company chiedendo 
	informazioni sui bus per Katapola e loro mi avevano risposto dicendo che 
	potevamo prendere il bus scolastico delle 7:20 del mattino che non figura 
	pero’ sull’orario ufficiale.
	
	Cerchiamo la fermata (ci avevano detto essere a circa 150 metri dal porto) e 
	dopo averla trovata ci sediamo; ma sarà questa? Ci guardiamo in giro ma non 
	ne vediamo altre quindi aspettiamo fiduciosi. 
	Il bus arriva in perfetto orario, ed oltre a noi ci sono già in vettura 
	sei/sette persone. Il primo impatto con la strada per Katapola non è dei 
	migliori: sale tortuosa su per la montagna ed a un certo punto ci troviamo 
	immersi nelle nuvole e c’è pure un cartello stradale con la scritta :”Fog”. 
	Dopo una fermata alla Chora arriviamo a Katapola dove splende il sole: sono 
	le 8:00 e chiediamo all’autista se conosce Pension Galini e un po’ a gesti 
	ci fa capire: “ avanti e poi a sinistra”. Ci incamminiamo ma ci perdiamo 
	subito tra i vicoli; chiediamo ad altre persone ma nessuno la conosce…, 
	finalmente una persona mi porta dentro un bar (scopriremo poi appartenere 
	alla famiglia proprietaria del Galini) e la ragazza dietro il bancone 
	telefona a Popy di venirci a prendere. Ci sediamo sulle panchine della 
	piazzetta antistante il bar ad aspettare ma dopo un buon dieci minuti ancora 
	non arriva… allora le telefono io e dopo altri minuti finalmente eccola 
	arrivare a piedi. Monica le dice che non sta bene e che avrebbe bisogno di 
	una farmacia, ha la tosse e si sente la febbre. Popy ci informa che la 
	farmacia si trova solo alla Chora e si offre di andarle a prendere le 
	medicine che vuole; intanto ci accompagna, a piedi, alla Pension Galini 
	attraverso scalinate e vicoletti: mica facile trovarla! 
	Galini significa “tranquillità” e tiene fede al suo nome: situato in 
	posizione tranquillissima tra campi, orti e giardini, ma allo stesso tempo a 
	due passi dal centro di Katapola.
	Ci fa scegliere tra due stanze (ma entrambe un po’ piccole) quindi ci 
	sistemiamo e Monica si mette a letto; iniziamo bene! Io esco e vado a fare 
	un po’ di spesa: yogurt, acqua, succo, una cartina; poi passo anche a 
	prendere i biglietti del traghetto per Mykonos quindi torno al Galini. 
	Monica dorme e mi metto in giardino a leggere; anche qui problemi con il 
	wi-fi: in camera, nonostante ripetute segnalazioni, non funzionerà mai (dopo 
	alcuni giorni Popy mi dirà che dovrebbe cambiare il router) prende un po’ 
	fuori dalla stanza ma ancor meglio dietro il Galini, nel giardino, dove 
	avremo un tavolo a nostra disposizione per la colazione ed uno spazio per 
	stendere il bucato. 
	Dopo mezzogiorno mando un sms a Popy chiedendole se è andata in farmacia e 
	mi risponde che tra mezz’ora ci porterà le medicine e verso le 13:00 arriva 
	con uno sciroppo per la tosse e della tachipirina effervescente: 
	gentilissima!
	Verso 
	le 18:00 Monica si alza ed usciamo a fare due passi lungo la baia fino a 
	Xilokeratidi e arriviamo ad una chiesetta (troviamo la chiave ed entriamo a 
	visitarla) con un piccolo cimitero e una spiaggetta.
	
	
	Al ritorno ci fermiamo da Thomas Rent a Car per lo scooter e chiediamo il 
	prezzo per sei giorni e mi dicono 60 €… Lo guardo pensando che mi stia 
	prendendo in giro e lui mi dice che normalmente il prezzo per un 125cc è 15€ 
	al giorno ma per sei giorni ci fa 10€. Allora prendiamo al volo l’occasione 
	e ci accordiamo per passare a ritirarlo la mattina seguente.
	Cena da 
	The Corner: zucchini balls, souvlaki, dolmades con cavolo e salsa al limone: 
	tot. 24,30€
	Mangiamo ottimamente ma Monica non sta ancora bene e non ha voglia di 
	mangiare …..
	Sabato 
	10/06/2017
	
	Dopo la colazione nel giardino sul retro passiamo a prendere lo scooter e ci 
	dirigiamo a nord a Lagkada e poco prima della Chora ci fermiamo a fare 
	benzina in uno dei due distributori di Amorgos (l’altro è a Aegiali ma non 
	ci andremo mai) e poi, percorrendo la tortuosa strada già vista dal bus 
	all’arrivo (fortunatamente oggi niente nebbia!), raggiungiamo Aegiali e da 
	qui saliamo a Lagkada dove parcheggiamo. Ci inoltriamo per i suoi vicoli: le 
	foto di panorami e di stupendi scorci si sprecano!
	
	Verso 
	mezzogiorno ripartiamo e andiamo a Tholara, altro stupendo balcone sulla 
	baia di Aegiali: la giornata e’ bellissima! Dopo un giro per i suoi vicoli 
	la fame e il caldo si fanno sentire e così ci fermiamo a pranzare in un 
	localino con annesso mini-market che pare essere il più frequentato del 
	paese: Ο ΧΟΡΕΥΤΗΣ (Il Ballerino), ci sediamo ad un tavolino all’ombra e 
	Monica entra in cucina per vedere cosa c’è da mangiare e prendiamo: imam, 
	briam, coca, acqua: tot.16€
	
	
	Riprendiamo lo scooter e ritorniamo verso Katapola ma prima ci fermiamo a 
	fare due foto dall’alto alla spiaggia di Aghios Pavlos
	
		
			
				| 
				  | 
			
				| Aghios 
				Pavlos | 
		
	 
	e poi 
	sosta e giro alla Chora: a differenza di quella di Astypalea la Chora di 
	Amorgos non colpisce ed affascina immediatamente nella sua veduta d’insieme 
	ma girare per i suoi vicoli è un immergersi nella bellezza!
	
	 
	Per la 
	cena andiamo da Mouragio, la taverna gestita dai genitori di Popy e 
	prendiamo: patatato, maiale al limone con riso, insalata mouragio (un misto 
	di verdure bollite), acqua, birra: tot. 23€ Tutto buonissimo!
	
	Domenica 11/06/2017
	Oggi 
	c’è più vento del solito ma andiamo ad esplorare la parte sud dell’isola.
	
	Stando a Katapola, per andare a nord o a sud di Amorgos, si deve sempre 
	salire alla Chora e da lì si va a destra o a sinistra e per una strada tutta 
	saliscendi e molto tortuosa si va da una parte o dall’altra. 
	Oggi col vento è veramente difficile guidare lo scooter e resistere alle 
	folate richiede un notevole sforzo; per noi il binomio isole greche / due 
	ruote è imprescindibile ma qui ad Amorgos, per la prima volta, prenderemo 
	seriamente in considerazione di restituire lo scooter ed optare per un’auto 
	ma terremo duro e non lo faremo.
	
	Passiamo prima in una delle Bakery di Katapola e ci prendiamo due cose per 
	il pranzo ma non hanno praticamente niente…
	Prima tappa: la spiaggia di Mouros che si raggiunge con una deviazione sulla 
	sinistra (cartelli indicatori)a Kamari e poi a piedi con un breve e semplice 
	sentiero in discesa; 
	
	è 
	abbastanza riparata, il mare ha uno stupendo colore e ci sono solo altre due 
	persone ma ci restiamo solo un’ora poi risaliamo ed andiamo a vedere la 
	vicina Mourakia che dal parcheggio (qui c’è una taverna ma la stanno aprendo 
	ora) si raggiunge sempre con un bel sentiero in discesa. Anche qui solo due 
	persone ma noi continuiamo, con un evidente sentiero tra i sassi, alla 
	successiva baietta, improvvisamente un serpente ci attraversa il sentiero, è 
	un attimo e scompare tra le rocce… Raggiungiamo la spiaggia e ci stendiamo 
	al sole e così si sente meno il vento ma la giornata non invita molto a fare 
	il bagno.
	
	
	
	Dopo un’oretta ritorniamo allo scooter e il vento non accenna a diminuire e 
	in cielo molte nuvole vanno e vengono; ce la faremo a risalire e a 
	continuare? Proviamo! Continuiamo sempre verso sud fino alla punta estrema e 
	cioè : la baia di Kalotaritissa e l’omonima spiaggia che dovrebbe essere 
	riparata ma non è esattamente così, cioè, un po’ è riparata (infatti andando 
	sul promontorio a fotografare la vicina isola di Gravoussa c’è un vento che 
	ti porta via!) ma pensavamo meglio. 
	Dopo qualche foto ce ne andiamo: oggi non è proprio giornata da spiaggia!
	
	
		
			
				| 
				  | 
			
				| 
				Kalotaritissa | 
		
	 
	
	Al ritorno ecco ci appare in basso la spiaggia del relitto (Liveros Bay) che 
	all’andata non avevamo visto. 
	
		
			
				| 
 | 
			
				| spiaggia 
				del relitto (Liveros Bay) | 
		
	 
	
	Ma è già tardi e facciamo solo una foto dalla strada e poi andiamo a cercare 
	un posto dove mangiare e ripararci dal vento. Cerchiamo la taverna Dolphins 
	ma prima ne vediamo un’altra 
	(T’ Apanemo) che sembra carina e decidiamo di fermarci lì: pessima scelta!
	
	La ragazza ci illustra a voce, senza darci il menù, quello che ha 
	disponibile e prendiamo : polipo stufato e polipo all’aceto, coca, acqua: 
	tot. 30,30€ !!! 
	Considerato che il polpo non era nulla di eccezionale, ci sentiamo presi per 
	i fondelli e siamo parecchio incavolati: prima volta che accade questo nei 
	nostri viaggi nelle isole. Comunque di certo non lo consiglieremo a nessuno, 
	anzi lo indicheremo quale ristorante da lasciar perdere.
	Sulla 
	via del ritorno esce il sole e facciamo una sosta alla chiesa di Arkesini 
	che stanno addobbando per qualche festa. Ripartiamo e dopo pochi minuti 
	prendiamo una sterrata sulla destra per la spiaggia di Ammoudi fino 
	all’inizio del sentiero ma, vista l’ora e la giornata, decidiamo di non 
	scendere quindi ritorniamo sulla strada principale e proseguiamo. Il vento 
	non concede tregua e quando, circa 5 km. prima della Chora, troviamo la 
	deviazione per il Monastero Aghios Georgios Varsamitis la imbocchiamo ed in 
	breve lo raggiungiamo. Il cartello dice che la domenica è aperto dalle 17:00 
	alle 19:00: ora sono le 15:30 e siccome il primo cancello è aperto proviamo 
	ad entrare. Subito una monaca si affaccia ad una finestra e ci dice che è 
	chiuso! Vabbè, non sapevamo fosse abitato…
	
		
			
				| 
				  | 
			
				| Monastero 
				Aghios Georgios Varsamitis | 
		
	 
	 
	
	Torniamo indietro e ci sediamo su un muretto; almeno il posto è riparato dal 
	vento! 
	Dopo esserci ripresi proseguiamo e ci fermiamo alla Chora dove girovaghiamo 
	un’ora a fare foto.
	
	
	Giunti a Katapola facciamo una sosta alla grande Chiesa che si vede appena 
	arrivati in paese e poi torniamo al Galini. 
	Cena al Mouragio, chiediamo se è possibile mangiare dentro perché c’è 
	un’aria… Non c’è molto posto ma ci liberano un tavolo per noi (poi arriverà 
	anche altra gente a chiedere se c’è posto dentro ma non c’è!) e prendiamo: 
	polipo per due, verdure, insalata mouragio, birra, acqua: tot. 29€; non c’è 
	paragone con il pranzo!!! Facciamo due passi per digerire e poi andiamo a 
	dormire; siamo veramente stanchi, questo vento ci ha sfiniti!
	
 
	Lunedì 
	12/06/2017
	Anche 
	oggi nuvoloso, che fare? Non è la giornata migliore per il Monastero di 
	Hozoviotissa, meglio aspettare. Andiamo a fare una camminata sperando che 
	poi si apra. Prima però proviamo un’altra Bakery ma non è molto meglio di 
	quella di ieri…
	Raggiungiamo Lagkada e parcheggiamo allo stesso posto dell’altro giorno e il 
	sentiero per Aghios Ioannis Theologhos parte esattamente da qui. Il cartello 
	dice 1 ora ma qui i tempi sono molto “ottimistici” ed è meglio aggiungerci 
	un’altra mezz’ora. Seguendo le indicazioni e anche con l’aiuto della cartina 
	(il percorso a tratti e’ sconnesso e sassoso; meglio un buon paio di scarpe 
	da trekking e non da ginnastica!) raggiungiamo il monastero. 
	
	C’è un 
	gruppo di francesi ma se ne stanno andando così per una buona mezz’ora 
	restiamo da soli in questo posto stupendo! Cerchiamo come disperati, 
	sollevando tutti i sassi che vediamo (e sono tantissimi!), la chiave per 
	entrare ma inutilmente e alla fine, a malincuore, rinunciamo. Mentre sta 
	arrivando altra gente iniziamo il ritorno e giunti a Lagkada andiamo a 
	pranzare da Loudakis e prendiamo: insalata greca, pollo e patatine, coca, 
	acqua: tot. 16,20€.
	Riprendiamo lo scooter e scendiamo verso Aegiali ma fatti pochi metri ci 
	fermiamo un attimo al lato della strada e così, per caso, alzando gli occhi 
	vediamo lassù, in alto, la chiesetta di Aghia Triada, ci stavamo giusto 
	chiedendo dove fosse! Abbarbicata sulla montagna in posizione molto 
	panoramica sulla baia di Aegiali si raggiunge con una breve scalinata: 
	stupenda!
	
	 
	
	Scendiamo a Aegiali e ci rilassiamo un’oretta in spiaggia e poi facciamo un 
	giro in paese per qualche acquisto e infine torniamo a Katapola.
	Stasera 
	proviamo a cambiare taverna e andiamo da Acri (a pochi passi dal Mouragio) e
	
	prendiamo : spiedini di tacchino con riso, calamari ai ferri con riso, 
	birra,acqua, anguria (offerta): tot. 19€. Un po’ insapore, diciamo cena 
	discreta.
	Martedì 
	13/06/17
	Al 
	mattino sempre tempo incerto,  intanto che decidiamo il da farsi, andiamo a 
	fare un po’ di spesa ma anche oggi non è la giornata migliore per il 
	Monastero di Hozoviotissa, aspettiamo ancora.
	Torniamo ad Aegiali e andiamo a vedere Potamos: un paesino in posizione 
	molto panoramica da dove parte il sentiero per Aghios Mamas ed una volta 
	trovatolo torniamo allo scooter.
	
		
			
				| 
				  | 
			
				| Aegiali 
				da Potamos e chiesa di Potamos | 
		
	 
	 
	Intanto 
	il tempo si è aperto e allora decidiamo di fare le spiagge del golfo di 
	Aegiali.
	Il sentiero inizia dopo una breve deviazione sulla strada che porta a 
	Tholaria e dopo un breve tratto troviamo un parcheggio dove lasciamo lo 
	scooter e ci incamminiamo. 
	Comincia a fare caldo ed è quasi mezzogiorno… la prima, Levrosos,
	
		
			
				| 
 | 
			
				| Levrosos | 
		
	 
	ci 
	pare abbastanza affollata e quindi proseguiamo (il sentiero, il n° 4, è 
	molto bello e si svolge tra muretti a secco con sali e scendi),
	
		
			
				| 
 | 
			
				| Sentiero | 
		
	 
	
	scendiamo a Psili Ammos dove i posti sotto le tamerici sono occupati da 
	gente che fa campeggio libero e da un gatto che tanto sano non è… 
	
	
		
			
				| 
 | 
			
				| Psili 
				Ammos | 
		
	 
	
	Continuiamo fino alla terza, Kochlakas, dove ci sono 2/3 persone, è di 
	sabbia ma non c’è riparo, il mare è parecchio mosso e con molte alghe… che 
	fare ? Torniamo indietro fino alla prima (Levrosos) dove troviamo riparo 
	sotto una grande tamerice dove si è accampata una famigliola, forse tedesca 
	o olandese, con diversi bambini, hanno anche piantato una tendina e appeso 
	un’amaca… Fa molto caldo e dopo esserci rinfrescati con un bagno ed aver 
	mangiato qualcosa ce ne andiamo: questa spiaggia non fa per noi! Riprendiamo 
	lo scooter e sulla strada per Katapola ci fermiamo ad Aghios Pavlos: molto 
	più tranquilla della precedente, c’è un complesso residenziale e un bar, 
	ancora chiuso, con piscina ed ombrelloni ma noi stendiamo il nostro telo e 
	restiamo un po’ a rilassarci. 
	
		
			
				| 
 | 
			
				| Aghios 
				Pavlos | 
		
	 
	
	
	Per cena ritorniamo al Mouragio: insalata mouragio, polipo, agnello con 
	patate, acqua, birra: tot. 27,60€. Il Mouragio restera’ il nostro ristorante 
	preferito per tutto il soggiorno ad Amorgos.
	
	Mercoledì 14/06/2017
	
	Finalmente una bella giornata fin dal mattino e quindi, dopo lunga attesa, 
	si va al Monastero di Hozoviotissa. Ci fermiamo alla Bakery della Chora per 
	prenderci qualcosa per pranzo: ottima scelta! Poco dopo le nove siamo al 
	monastero, la giornata è stupenda e così anche i colori del mare: è valsa la 
	pena aspettare una giornata come questa! Saliamo la lunga scalinata senza 
	problemi e in meno di venti minuti (foto comprese!) siamo all’ingresso dove 
	ci vestiamo in modo più consono al luogo e facciamo conoscenza con due 
	ragazze toscane (le ritroveremo nei prossimi giorni)  che invece non si sono 
	portate nulla; diciamo loro che all’entrata ci dovrebbero esserci degli 
	indumenti da indossare e così è. Dopo l’entrata principale c’è un’altra 
	entrata che è chiusa: e adesso?! Faccio più forza sul meccanismo di apertura 
	e finalmente la porta si apre: saliamo la ripida scalinata ed entriamo, 
	salutiamo e ci fanno accomodare in una stanza e ci offrono dei dolcetti, 
	acqua e raki. Fa molto caldo qui dentro e sudiamo copiosamente e siamo ben 
	felici quando ci accompagnano a visitare il monastero (un paio di locali, 
	vietato fotografare!) e poi ci fanno uscire su un terrazzino dal quale si 
	gode un panorama spettacolare.
	
	
	Rientriamo, salutiamo, usciamo, ci cambiamo, scendiamo e riprendiamo lo 
	scooter (in tutto la visita è durata meno di un’ora) e andiamo a 
	rinfrescarci alle spiagge sottostanti che sono tre : la famosissima Aghia 
	Anna, Syrma e Kabi quest’ultima raggiungibile a piedi con un breve sentiero. 
	Noi ci fermiamo alla seconda, ci sono solo altre due persone, e ci facciamo 
	un bel bagno! 
	
		
			
				| 
 | 
			
				| Syrma | 
		
	 
	
	Dopo esserci asciugati andiamo a vedere la prima che è molto bella ma 
	piccola e affollata, facciamo numerose foto ma non ci fermiamo perché 
	vogliamo andare a visitare anche il Monastero Aghios Georgios Varsamitis che 
	chiude alle 13:00 ed è già mezzogiorno passato…
	
		
			
				| 
				  | 
			
				| Aghia 
				Anna | 
		
	 
	 
	Questo 
	è quanto ci ha scritto la nostra amica Puccy: 
	col motorino passerete vicino al monastero di 
	Agios Georgios Valsamitis (guaritore) che a me era piaciuto molto per il 
	fatto di essere in controtendenza... In mezzo al verde e vicino all'acqua e 
	non arrampicato fra nude rocce come gli altri. Questo monastero  è connesso 
	ad una vecchia cerimonia di divinazione idrica ossia delle predizioni 
	attraverso il mormorare dell'acqua... .  Questo oracolo non era frequentato 
	solo dagli amorgiani ma anche dalle persone delle isole circostanti.  
	L'acqua "parlante" è stata tacitata solo nel 1967 dopo una decisione della 
	diocesi di Santorini da cui dipende Amorgos. Il punto dove in primavera si 
	scendeva ad ascoltare l'acqua è stato sigillato con del cemento.  Tuttavia 
	 i locali non hanno smesso di andare alla chiesa, e vedrete che l'acqua 
	continua a scorrere anche se a bassa portata.  Sull'isola la fede nell'acqua 
	sacra era assoluta e indiscussa. Nessuno faceva affari, matrimoni, viaggi 
	senza essersi prima consigliato con l'oracolo dell'acqua di Agios Georgios 
	Valsamitis.  Insomma il Monastero della Hozoviotissa (la Madonna che salva 
	la vita) e la sua depandance di Theologos a cui siete già saliti, sono la 
	risposta cristiana ai culti pagani antichi di san Giorgio Valsamitis che 
	dalla notte dei tempi hanno resistito sino ora... per certi versi questo è 
	il Monastero più particolare e interessante di Amorgos, anche se meno 
	appariscente.
	Con 
	una simile descrizione potevamo rinunciare a visitarlo?!
	Prendiamo lo scooter 
	e partiamo a razzo ed in breve siamo sul posto. Simpatica e calorosa 
	l’accoglienza da parte della monaca che vi risiede e che ci fa entrare 
	(oltre a noi ci sono solo due tedeschi con una ragazzina) a visitare il 
	monastero; poi ci offre anche lei i tradizionali dolcetti e acqua; ci mostra 
	i suoi lavori e scegliamo una scatolina in legno dipinta a mano da lei per 
	fare un’offerta; salutiamo, ringraziamo e la monaca ci accompagna all’uscita 
	che ormai è ora di chiusura. Fatto!
	
	 
	Ci 
	dirigiamo a sud, e la giornata è totalmente diversa da domenica scorsa: fa 
	caldo, niente vento e il cielo è sereno.
	Ci fermiamo a Vroutsi dove, nei pressi della chiesa, troviamo un 
	muretto/panchina all’ombra (al sole fa caldissimo!) e ci sediamo a fare il 
	nostro pranzo al sacco terminato il quale facciamo due passi per il paese 
	che è praticamente deserto. 
	Prossima mèta : Paradisia Beach: spiaggia carina di sabbia dorata dove ci 
	fermiamo un’oretta per bagni e relax (c’è altra gente compresi i tedeschi 
	che erano con noi al monastero, ma è tranquilla).
	
		
			
				| 
				 | 
			
				| Paradisia 
				Beach | 
		
	 
	
	Ripartiamo e torniamo a Kalotaritissa ed anche qui è tutta un’altra cosa 
	rispetto all’altra volta; quindi bagno ma facendo attenzione ai numerosi 
	ricci di mare sul fondo, per fortuna l’acqua è limpidissima e si vedono 
	bene! 
	
		
			
				| 
				 | 
			
				| 
				Kalotaritissa | 
		
	 
	
	
	Cena da Mouragio: spiedino, horta, fava, pesce con patate, acqua, birra: 
	tot. 23,50€
	Di fianco a noi c’è un gruppo di Trekking Italia e quindi ne approfittiamo 
	per chiedere informazioni su Aghios Mamas e ci consigliano di salire da 
	Asfondilitis da dove il percorso è più breve e meno ripido che da Potamos…
	Giovedì 
	15/6/2017
	Oggi è 
	l’ultimo giorno ad Amorgos e tra le varie opzioni la scelta cade 
	sull’escursione ad Aghios Mamas. Dopo la sosta alla Bakery della Chora per 
	prenderci il pranzo ci dirigiamo ad Asfondilitis dove parcheggiamo alla 
	chiesa di Aghios Nikolaos 
	
		
			
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				 | 
			
				| 
				Asfondilitis: Aghios Nikolaos | 
		
	 
	ma qui 
	non è ben segnalato ed invece di andare a destra andiamo a sinistra; appena 
	vediamo una persona chiediamo indicazioni, questi ne chiama un’ altra che 
	parla italiano e che, gentilissimo, ci accompagna sul sentiero giusto; 
	ringraziamo e ci incamminiamo su uno sterrato abbastanza buono ma assolato e 
	senza un filo di vento
	
		
			
				| 
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				| Sentiero 
				per Aghios Mamas | 
		
	 
	e in 
	poco meno di un’ora arriviamo ad Aghios Mamas: posto stupendo con una vista 
	spettacolare sul blu dell’Egeo (e mi viene in mente una vecchia canzone che 
	recita: Un tuffo dove l’acqua è più blu…) e sull’isola di Nikouria che da 
	qui pare un drago addormentato…
	
		
			
				| 
 | 
			
				| Aghios 
				Mamas e “il drago”… | 
		
	 
	
	Beviamo, mangiamo, ci riposiamo, fotografiamo, troviamo la chiave ed 
	entriamo nella chiesina; dopo una mezz’ora torniamo su nostri passi sotto un 
	sole implacabile e quando arriviamo ad Asfondilitis (a mezzogiorno in punto) 
	ci ripariamo all’ombra della chiesa di Aghios Nikolaos ma Monica, sfinita 
	dalla calura, non si sente bene e così saliamo sullo scooter, partiamo a 
	razzo incrociando dei trekkers che arrivano a piedi dalla Chora e si fanno 
	da parte per non essere investiti (certamente avranno pensato : “Ma vedi stì 
	pazzi come corrono!” Mentre noi abbiamo pensato: “Ma vedi stì pazzi che 
	camminano a quest’ora con sto’ caldo!”) e andiamo ad Aghios Pavlos che è la 
	spiaggia più vicina sperando di trovare un po’ di refrigerio.
	Contrariamente alla volta precedente oggi il bar è aperto e quindi gli 
	ombrelloni sono a pagamento ma essendo un’emergenza, per la prima ed unica 
	volta in tutto il viaggio, ci prendiamo (nel prezzo sono comprese anche due 
	bottigliette di acqua) ombrellone e lettini. 
	All’ombra Monica sta meglio e dopo essersi bagnata si riprende. Restiamo 
	tutto il pomeriggio e dopo qualche ora arrivano anche le ragazze toscane 
	conosciute al Monastero di Hozoviotissa con le quali chiacchieriamo un po’.
	
	Verso le cinque sbaracchiamo e torniamo a Katapola, passiamo da Mouragio a 
	prenotare un tavolo per la cena e poi, prima di riconsegnare lo scooter 
	andiamo oltre Xilokeratidi verso la chiesa di Aghios Pandeleimonas e la 
	spiaggia di Maltezi ma c’è un tratto da fare a piedi e Monica non se la 
	sente e così, dopo una foto da lontano, consegniamo lo scooter e ci 
	prepariamo per la cena.
	
		
			
				| 
 | 
			
				| Aghios 
				Pandeleimonas | 
		
	 
	
	Questa sera prendiamo: polipo per due, insalata Mouragio (con il polipo è la 
	morte sua!), birra, acqua, dolce (offerto) di yogurt con scorze d’arancia: 
	tot. 26€, tutto squisito!!! 
	
		
			
				| 
 | 
			
				| Tramonto 
				a Katapola | 
		
	 
	 
	Venerdì 
	16/6/2017
	Oggi si parte per Mykonos. Sveglia con calma ed andiamo a far colazione al 
	bar/pasticceria gestito da Popy (abbreviativo di Calliophe) e prendiamo: 
	torta all’arancio, crostata, succo, yogurt con miele, yogurt con frutta, 
	caffè lungo: tot. 23,10€; tutto buonissimo ma forse abbiamo esagerato un 
	po’…
	Torniamo in stanza a fare i bagagli e poi andiamo a fare due passi; 
	ripassiamo dalla bakery che domenica avevamo trovato sfornita ma oggi hanno 
	un sacco di roba! Prendiamo qualcosa per il pranzo e ci avviamo al molo ad 
	aspettare il traghetto che parte proprio di fronte al Mouragio; ci mettiamo 
	in un angolino all’ombra e Alexis, il cameriere, ci chiede se prendiamo 
	qualcosa… Siccome abbiamo già preso da mangiare alla bakery e ci pare brutto 
	non prendere niente ordiniamo solo da bere ma al momento di pagare non ci 
	sarà niente da fare: offre la casa!!! 
	Per ingannare l’attesa Monica si offre di aiutare Alexis a sistemare i 
	tavoli per il pranzo e ciò risulta divertente.
	Dopo un po’ arrivano per pranzo le due ragazze viste ieri ad Aghios Pavlos 
	(loro vanno a Koufonissi) e Monica consiglia loro i nostri piatti preferiti: 
	polipo e Mouragio salad!
	
	Salutiamo i nostri amici del Mouragio: Monica bacia Popy (anche lei ci 
	regala dei dolcetti e del miele!) i suoi genitori e Alexis e tutti abbiamo 
	gli occhi lucidi… ah ecco il Maldigrecia!!!
	
	Puntuale arriva il traghetto veloce della Seajet; saliamo con un groppo alla 
	gola salutiamo la bellissima Amorgos, e le bellissime persone che abbiamo 
	gia’ nel nostro cuore.
	
 
	
		
		
		Capitolo 3
		Mykonos,  alla ricerca della spiaggia più tranquilla
 
	Venerdì 
	16/6/2017
	
	Arriviamo a Mykonos e con noi scende parecchia gente ma altrettanta se non 
	di più è in attesa di salire; ci avviamo verso la stazione degli autobus e 
	dopo dieci minuti ecco Sophia degli Angelika Studios che ci viene a 
	prendere, carichiamo i bagagli e partiamo. Sophia parla italiano e strada 
	facendo ci da alcune dritte; arrivati agli studios ci accompagna alla nostra 
	stanza: molto grande e spaziosa così come il bagno e con un angolo cucina e 
	fuori una veranda con un tavolo e sedie e con vista sui mulini di Mykonos 
	Town. 
	
		
			
				| 
 | 
			
				| Vista sui 
				mulini | 
		
	 
	
	Sistemiamo i bagagli e poi usciamo e andiamo al vicino market a prendere il 
	necessario per le prossime colazioni ed anche dell’acqua.
	Dopo 
	una doccia andiamo in centro a piedi, tanto per fare due passi prima di 
	cena, che si rivela subito una bolgia e già rimpiangiamo Astypalea e Amorgos…
	
	Più passano gli anni e meno sopportiamo la folla, la calca, il casino…
	Questa non è la Grecia alla quale siamo abituati. Questa non è la Grecia che 
	amiamo.
	Dopo un 
	giro tra i vicoli ci fermiamo a cenare in una delle due souvlakerie vicino 
	alla fermate dei bus (zona Fabrica) e prendiamo: insalata caesar, hamburger, 
	birra, acqua: tot. 19,10€
	
	Terminata l’insolita cena ci avventuriamo nuovamente tra i vicoli alla 
	ricerca di una mappa e dopo averla acquista ritorniamo subito a casa.
	Sabato 
	17/6/2017
	Dopo la 
	colazione in veranda aspettiamo che il signor 
	Gerasimos di Mykonos-scooters ci consegni lo scooter che abbiamo prenotato 
	dall’ Italia; espletate le formalità ci dirigiamo, visto che oggi non c’è 
	vento, verso nord alla Fokos Bay che ci hanno detto essere tranquilla e poco 
	frequentata: non è esattamente così, ma può andare.
	
		
			
				| 
				  | 
			
				| 
				Fokos Bay e la 
				sua taverna | 
		
	 
	
	
	Per pranzo ci hanno consigliato di provare l’omonima taverna e così 
	facciamo: prendiamo due insalate un po’ “particolari”e una bottiglia di 
	acqua, tot. 29€ !!! No comment…
	
	
	Riprendiamo lo scooter ed andiamo ad Ano Mera per visitare il Monastero 
	Panagia Tourliani ma è ancora chiuso (apre alle 15:00). Manca circa mezz’ora 
	all’apertura quindi facciano un giro per il centro ma non è che offra molto 
	e poi ci sediamo su un muretto in piazza all’ombra di grandi alberi. Quando 
	apre entriamo, c’è un cartello che dice di lasciare un’offerta ma la 
	cassetta è in chiesa e questa è chiusa, facciamo alcune foto e poi usciamo.
	
	
		
			
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				Monastero 
				Panagia Tourliani | 
		
	 
	
	
	Di nuovo in sella andiamo a vedere Ftelia Beach che dall’alto sembra molto 
	bella ma dal basso si rivela sassosa e poco pulita … Ci dirigiamo quindi 
	verso casa,  ma prima ci fermiamo lungo la strada, in un negozio visto la 
	mattina, a comprare della frutta che si rivelerà tutta ottima! 
	Parcheggiamo nei pressi dei mulini e facciamo un giro per i vicoli di 
	Mykonos Town
	
	
	intanto 
	che è ancora presto e non c’è molta gente, arriviamo fino al porto vecchio e 
	andiamo anche a prendere i biglietti per l’escursione a Delos ed infine 
	passiamo all’antica e tradizionale The Gioras Wood Bakery (stupenda!) 
	
	
		
			
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				The Gioras Wood 
				Bakery | 
		
	 
	
	a 
	prendere qualcosa per la cena, dolce compreso, che poi integreremo con la 
	frutta e  mangeremo il tutto sulla nostra veranda con vista sulla Town e 
	sull’Egeo! Impagabile!
	
	Domenica 
	18/6/2017
	
	Sveglia 
	presto perché oggi si va a Delos e dopo colazione prendiamo lo scooter e 
	andiamo al porto a cercare un posto dove parcheggiare.  Dopo un paio di 
	tentativi (non abbiamo ancora avuto modo di girare per il porto vecchio) lo 
	troviamo e a piedi raggiungiamo il punto di imbarco.
	
	Il cielo 
	è nuvoloso e non promette nulla di buono e fa anche freschino (abbiamo in 
	zaino le nostre provvidenziali cerate ma ci siamo accorti già ad Astypalea 
	che abbiamo lasciato a casa l’ombrellino). Speriamo bene!
	Puntuali alle 9:00, si parte e in meno di mezz’ora arriviamo, sbarchiamo e 
	facciamo i biglietti per l’entrata (6€ che vanno a sommarsi ai 20€ per la 
	barca, mai visto un sito più costoso!). Il cielo si copre sempre di più e 
	c’è anche un vento freddo e ci mettiamo le cerate ma neanche il tempo di 
	concludere il primo percorso che si mette a piovere e non ci rimane che 
	rifugiarci alla caffetteria (il museo e’ purtroppo chiuso) sperando che 
	smetta. Appena accenna a diminuire riprendiamo la visita ma ricomincia quasi 
	subito e più di prima e ben presto siamo zuppi! 
	Pioggia a parte Delos non ci colpisce, non ci conquista, è veramente messo 
	male, è sepolto tra i rovi ed è rimasto ben poco e pure il leoni sono delle 
	copie (gli originali sono al museo) e il teatro? Mai visto un teatro in 
	condizioni peggiori! Ed i mosaici? Molti al buio e impolverati. Dopo un po’ 
	smette di piovere e si alza il vento che in breve ci asciuga; saliamo sul 
	Monte Cinto ma con le nuvole il panorama non è il massimo e c’è un vento che 
	ti porta via. Scendiamo e cerchiamo un mosaico riportato sul depliant/mappa 
	che ci hanno dato all’entrata ma non riusciamo a trovarlo. Torniamo 
	all’imbarcadero e alle 13:00 salpiamo; mare molto mosso ma riusciamo ad 
	arrivare a Mykonos senza problemi.
	
	
	Facciamo 
	un breve giro tra i vicoli della Chora e poi torniamo a casa per scaldarci 
	con una doccia.
	Per cena decidiamo di andare ad Ano Mera dove, ci hanno detto, si mangia 
	bene e i prezzi sono più bassi di Mykonos Town. C’è un forte e freddo vento 
	ma almeno non piove; ci hanno consigliato la taverna Oti Apomene ma è piena; 
	andiamo nella piazzetta da Vangelis del quale mi pare di aver letto bene (mi 
	sbaglio, era Apostolis quello del quale avevo letto bene), ci mostrano la 
	carne allo spiedo e tutta una serie di “antipasti” molto sfiziosi e mai 
	visti da nessuna parte, il menù non ce lo portano e ordiniamo quello che 
	abbiamo visto, ci portano dello tzatziki che non abbiamo ordinato ma lo 
	teniamo (che sarà mai!); solita birra e acqua ma quando arriva il conto è 
	una batosta allucinante!!!
	Scoprirò poi su Tripadvisor che non siamo stati gli unici a cadere nella 
	trappola!!!  EVITATELO ASSOLUTAMENTE, SONO DEI LADRI!!! Ma se proprio volete 
	andarci,  fatevi portare il menù e poi controllate bene il conto. Chiudiamo 
	cosi questa giornata molto deludente e sempre con il vento contrario 
	torniamo a casa.
	
	Lunedì 
	19/6/2017
	
	Bella 
	giornata ma con un vento gelido ed è impossibile fare colazione in veranda e 
	quindi portiamo dentro tavolo e sedie.
	Facciamo un salto in centro da Gioras Wood Bakery a prenderci qualcosa per 
	pranzo (che integreremo con la frutta) e per la cena e quest’ultima la 
	riportiamo a casa; inutile portarcela appresso tutto il giorno! 
	Partiamo quindi per Aghios Sostis: una baia abbastanza riparata e 
	tranquilla, 
	
		
			
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				Aghios Sostis | 
		
	 
	
	lunga e 
	di sabbia; ci restiamo poco più di un’ora e quando comincia ad arrivare 
	gente (compreso un tizio che allestisce un banco vendita di teli da spiaggia 
	e parei) noi ripartiamo alla ricerca di una spiaggia più tranquilla. Andiamo 
	dalla parte opposta dell’isola ma Kalafatis non fa per noi ed Agia Anna 
	ancora meno; parcheggiamo lo scooter e ci avviamo a piedi verso Cape 
	Tarsanas (seguire le indicazione per la Taverna Markos), dopo una decina di 
	minuti arriviamo ad una chiesetta e lì sotto vediamo una stupenda spiaggetta 
	di sabbia e scogli senza nessuno: l’abbiamo trovata!!!
	
		
			
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				La spiaggia più 
				tranquilla! | 
		
	 
	
	 
	Mentre Monica prende posto io ritorno allo scooter (visto che ci abbiamo 
	lasciato il nostro pranzo!) e lo porto, seguendo un breve sterrato, alla 
	chiesetta. 
	
	Restiamo 
	in questa stupenda micro baia poco più di un’ora in totale tranquillità 
	anche se si sente la musica provenire da Agia Anna; poi, quando arrivano due 
	donne ripartiamo.
	Troviamo subito un altro posto tranquillo anche se ci sono un po’ di persone 
	e ci fermiamo giusto il tempo per stendere il nostri salviettoni, fare un 
	bagno e per asciugarci. 
	Di nuovo in sella per un giro di spiagge : Kalo Livadi, Elia, Paradise, 
	Ormos, tutte affollatissime con file e file ombrelloni e lettini tutti 
	appiccicati, zero privacy, zero relax, zero tranquillità! 
	Spiacente ma non fa per noi! 
	
	
	
	A Korfos c’è un vento che ti porta via; proseguiamo fino Agios Ioannis e 
	parcheggiamo all’omonima chiesa e da lì facciamo due passi fino alla 
	spiaggia di Kapari ma giusto il tempo per una foto e via.
	
		
			
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				Agios Ioannis e 
				Kapari | 
		
	 
	
	Passiamo 
	per la spiaggia di Megali Ammos ed anche qui c’è un vento tremendo, ed 
	infine arriviamo a casa.
	Alle 20:00, puntuale, arriva il 
	signor 
	Gerasimos a ritirare lo scooter: ottimo mezzo, ottimo servizio e ottimo 
	prezzo; ringrazio e saluto! Prima di cena ci godiamo lo spettacolo di un 
	meraviglioso tramonto. Poi portiamo dentro il tavolo che c’è un vento forte 
	e freddo e ci godiamo la nostra cenetta made in Gioras Wood Bakery!
	
		
			
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				Tramonto a 
				Mykonos | 
		
	 
	
	 
	
	Martedì 
	20/6/2017
	
	Ultimo 
	giorno di… Grecia. Ci alziamo con calma e dopo la colazione andiamo a fare 
	un giro per la Chora: la giornata è stupenda e c’è molta gente in giro anche 
	perché ci sono ben tre navi da crociera ormeggiate …
	
	
	Un salto 
	da Gioras Wood Bakery  per il pranzo e torniamo a finire preparare i 
	bagagli. Alle 11:00 Sophia ci porta all’ aeroporto; siamo in anticipo ma ci 
	mettiamo in coda quando arriva il nostro turno Easyjet ci dice che il nostro 
	volo è ancora chiuso… 
	Bèh, potreste anche scriverlo sul desk! Prima di rimetterci in coda ci 
	sediamo in un angolo a pranzare terminato il quale vado a chiedere se il 
	nostro volo è aperto e solo dopo una risposta affermativa rifacciamo tutta 
	la trafila o per meglio dire: tre file!
	
	Dopo le 
	solite lungaggini e solito ritardo partiamo.  Il vento che ci ha sempre 
	accompagnato,  le persone conosciute e la nostalgia di lasciare queste isole 
	visitate, molto diverse una dall’altra, ci prendono parte del nostro cuore. 
	Arrivederci al prossimo anno (speriamo): altri volti, altri luoghi, altri 
	profumi!!!
	
	Sotto al vento fattosi onda
	infinita pace
	le isole si stringono le mani
	sotto il mare del paradiso.
	(Islands – King Crimson)
	
	 
	Buon viaggio!
	
		
			
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				| Riccardo e Monica | 
		
	 
	 
	
	 
	
	 
	
	Spiagge:
	
	Astypalea:
	Aghios Konstantinos
	Aghios Vasilios 
	Livadia 
	Maltezana 
	Meghalo Vai 
	Micro Steno
	Plakes 
	Tzanakia
	Vatses
	Xryssi Ammos 
	
	Amorgos:
	Mouros 
	Mourakia 
	Kalotaritissa 
	Aegiali Bay (Levrosos, Psili Ammos, Kochlakas )
	Aghios Pavlos 
	Aghia Anna, 
	Syrma 
	Paradisia Beach
	
	Mykonos:
	
	Fokos Bay 
	Ftelia Beach 
	Aghios Sostis 
	Kalafatis 
	Agia Anna 
	Kalo Livadi 
	Elia 
	Paradise 
	Ormos 
	Korfos 
	Kapari 
	Megali Ammos
	
	Taverne:
	
	Astypalea:
	Gerani / Barbarossa / Agoni Grammi: tutti ottimi!
	
	Amorgos:
	The Corner: 
	Buono/ottimo (Katapola)
	Ο ΧΟΡΕΥΤΗΣ (Il Ballerino): buono (Tholiara)
	T’ Apanemo: Buono ma per noi troppo caro! 
	Loudakis: Buono (Lagkada)
	Acri : Buono (Katapola) 
	To 
	Mouragio: Ottimo, il nostro preferito! 
	(Katapola)
	
	Mykonos:
	Souvlakeria: buona (Mikonos 
	Town, alla fermata dei bus prendere a destra)
	
	Fokos Bay: Buono/ottimo ma per noi troppo caro! (Fokos Bay)
	Vangelis: Ladri, da evitare!!! (Ano Mera)
	The Gioras Wood Bakery: è una panetteria ma le pite sono buonissime!!! (Mikonos 
	Town)
	
	
	
	Spese (per  17 giorni): 
	
	Voli: 
	Milano/ Atene = 249€
	Mykonos/Milano = 214€
	Soggiorni:
	Astypalea/ Anatoli Studios = 270€ (scooter incluso)
	Amorgos / Pension Galini =245€
	Mykonos / Angelika Studios = 260€
	Traghetti / trasporti:
	Pireo/Astypalea (Blue Star) = 59€
	Astypalea/Amorgos (Blue Star) = 26€
	Amorgos/ Mykonos (Sea Jet) = 111,60€
	Bus Aegiali / Katapola =5,60€
	Escursione Delos = 52€ (40+12)
	Noleggio 
	moto
	Amogos = 60€
	Mykonos = 75€
	
	Benzina 
	tot = 34,5€
	
	Pranzi e cene 
	Astypalea = 191€
	Amorgos = 296€
	Mykonos = 171€
	
	Varie 
	Astypalea = 39€
	Amorgos = 56€
	Mykonos = 7€
	
	Parcheggio Malpensa = 84€
	
	Tot= 2505€