A Piedi nelle isole della Sonda

 

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Appunti ed impressioni dal diario di viaggio
di un camminatore/montanaro
nel 'arcipelago indonesiano.

Gruppo Cherubini

31 Luglio

Noleggiamo una barca per 5 giorni e da Larantuka partiamo alla volta di Lamalera.
Sono circa le 10 ed è una bellissima giornata, il mare è calmo ed il cielo è sereno.

Porto di Larantuka

Mentre la barca esce dal porto dico al capogruppo che, dopo innumerevoli scali aerei e tappe di avvicinamento varie era ora che questo viaggio iniziasse! Beppe concorda ma entrambi siamo ignari di quello che ci aspetta. Infatti dopo qualche ora inizio a soffrire di mal di mare; per un poco riesco a resistere ma poi ... Sto malissimo!! Per tutta la durata del mio calvario( un paio d'ore) vengo assistito da una compagna di viaggio e dal capo mentre io mi sento morire e mi insulto per aver scelto questo viaggio..Solo dopo un’ iniezione ( praticatami dall' infermiera del gruppo) riesco ad avere un po’ di pace.


Quando arriviamo a Lamalera ,senza pensarci due volte, afferro la borsa con l'attrezzatura fotografica e salgo sul primo sampang(infernale barchino ricavato scavando un tronco) tra quelli venuti a prendere coloro che vogliono scendere a terra.

Sampang

Nello stesso istante ma dalla parte opposta della barca anche Beppe sta salendo su un sampang ma il dannato barchino si rovescia e il capo (con la consorte, le macchine fotografiche, i soldi e i biglietti aerei) finisce in acqua riportando anche qualche livido. Cosi solo in 7 (su 13) scendiamo a terra. Ormai e quasi buio, troviamo ospitalità in due case dei locali. Io sono davvero a pezzi, ed ho un po’ di apprensione per i restanti 4 giorni di barca che rimangono ancora.
Ceniamo con brodo (per me),riso e carne di balena (?)


1 Agosto

Alle 7.00 partiamo velocemente (troppo) da Lamalera

Lamalera: le barche dei pescatori a vele spiegate

per Lewoleba, ma, mentre sulla spiaggia attendiamo di salire sulla barca con il sampang, assistiamo all'uscita in mare dei pescatori del villaggio... 

Una scena fuori dal tempo e dallo spazio ... che ci lascia tutti a bocca aperta... Un momento magico impossibile da descrivere a parole!

Arriviamo verso le 16.00 a Lewoleba e troviamo posto al Wisma Rejeki, poi un giro del paese e cena e pernottamento al Rejeki.


2 Agosto

Dopo un giro per il mercato ed il paese; verso le 9.00 partiamo per Wahinga (con una sosta per il bagno sullo splendido atollo al largo di Lewoleba) ; dove arriviamo come al solito quando manca poco al tramonto.

Atollo al largo di Lewoleba

Comunque il posto è molto bello e riusciamo a visitare il villaggio dove troviamo una calorosa accoglienza Dopo ritorniamo sulla barca (per mangiare e dormire) dove, dopo cena, per ingannare il tempo alcuni organizzano una caccia agli scarafaggi, mentre altri intavolano una discussione sull’ inciviltà di certi turisti.

3 Agosto

Alle 4.00 di mattina, partiamo a sorpresa alla volta di Serbete che si rivelerà una vera fregatura: uno scoglio in mezzo al mare senza possibilità di attracco!!! Così ritorniamo a Larantuka con un giorno di anticipo sul previsto.
Con grande sollievo del mio stomaco...

Foto di gruppo a Wahinga

6 Agosto

Secondo giorno dei 5 previsti per l'attraversamento di Flores in pulmino da Larantuka a Labuanbajo ed anche il più intenso. Infatti partiamo alle 2.00 di notte in 5 per salire a piedi (è comunque possibile arrivare in cima con il pulmino ma noi vogliamo sgranchisci un po’ le gambe) il vulcano Kelimutu.

Il tempo è dalla nostra parte( la sera prima minacciava pioggia!) e c'è pure la luna piena!! Per il primo tratto la strada si snoda tra le risaie... Sarà per l'ora piccola, sarà per la luce lunare o per la fresca aria notturna ma il tutto ci sembra un sogno... Ci sono 14 km. alla vetta e ben presto ci assestiamo sulla media di 1 km. in 10 mm. per poter essere in cima in tempo per l'inizio dell'alba; ma così, due di noi, non riuscendo a sostenere questo passo, rimangono ben presto indietro e vengono raccolti dal pulmino ( che parte alle 4.00 dal losmen con il resto del gruppo) che ci raggiunge proprio all'ultimo km.!! Però l' ultimo tratto è da fare a piedi per tutti e così riesco ad arrivare per primo in cima al punto di osservazione! Sono circa le 5.00. Restiamo lì ad ammirare l'alba; nulla di eccezionale..

I laghi del vulcano Kelimutu.

L'eccezionale sono i tre laghi di colore diverso ( nero, azzurro e verde) situati nei crateri del vulcano i quali, mano a mano che si alza il sole diventano sempre più belli!!  Uno spettacolo di indescrivibile bellezza; vedere per credere! 

Verso le 8.30 ritorniamo al losmen a prendere i bagagli; poi iniziamo un avanti - indietro con il pulmino per visitare alcuni villaggi.

Per arrivare ad Nggela  occorre fare una scarpinata ( ma alcuni rimangono al pulmino); per una scorciatoia in discesa attraverso le risale (e il fango) all’ andata e per la strada principale in salita e con una mostruosa sudata causa l'umidità al ritorno !!Dopodiché partiamo per Ende; dove arriviamo verso le 20.00 ed alloggiamo in due diversi alberghi.
Dopo aver cenato in un ristorantino cinese assistiamo pure ad un eclisse di luna; che giornata.

Villaggio di Nggela

8 agosto

Dopo una lunga discussione riusciamo a convincere il nostro autista a portarci con il pulmino al villaggio di Bena. La "strada" che conduce al villaggio è davvero brutta, ed abbiamo modo di constatarlo tutti di persona dopo poco tempo; tanto brutta che il rischio di danneggiare il pulmino è grande.

Così all’ennesimo saliscendi decidiamo di proseguire a piedi. Fatti pochi passi incontriamo un indigeno che proviene dal villaggio al quale chiediamo informazioni, così veniamo a sapere che il tempo che abbiamo a disposizione non è affatto sufficiente per raggiungere Bena a piedi e far ritorno... arriveremmo così troppo tardi a Ruteng ( meta finale per oggi ). Allora decidiamo di proseguire con il pulmino confidando nella buona sorte ! La buona sorte ci aiuta ( anche l'abilità dell'autista) e arriviamo così a destinazione senza danni. 

Il villaggio di Bena

Il villaggio di Bena è molto bello ed è situato ai piedi di un vulcano in uno splendido scenario ( beh, se il vulcano si dovesse svegliare forse non tanto...) e vale davvero l'orribile "strada " che anche al ritorno percorriamo.

Arriviamo a Ruteng dopo circa 6 ore di strada non sempre ottimale; la quale con un pò di pioggia diverrebbe (in alcuni tratti ) un pantano inpercorribile. 

10 Agosto

Noleggiamo una barca per 4 giorni e da Labuanbajo partiamo per Rincia , isola che fa parte del parco nazionale di Komodo, unico posto al mondo dove vivono i famosi varani.

All’ufficio della amministrazione del parco (PPA) ci accordiamo con il ranger per un giro guidato dell'isola nel pomeriggio. Quindi ritorniamo alla barca per il pranzo, poi ci facciamo portare su un'isoletta vicina per il bagno. Alle 15.30 ci presentiamo dal ranger per il giro concordato in precedenza.

Bella sgambata ( anche se il caldo si fa sentire ) con bei panorami ed anche vari animali allo stato brado (ma un po’ lontani).Il giro si conclude (dopo quasi 3 ore) al tramonto.

Tramonto a Rincia

Quindi noi ritorniamo alla barca per la cena. Per il pernottamento ci sistemiamo con sacchi a pelo e materassini in una casetta messaci a disposizione dal ranger.

11 Agosto

Salpiamo da Rincia di buon ora ed in poco tempo siamo a Komodo dove, purtroppo, troviamo il pontile che è in rifacimento e così dobbiamo affidarci al dannato sampang (con il timore continuo di finire in acqua) per scendere a terra.

Alla PPA ci dicono che per ora non ci sono camere libere, forse più tardi. Nell' attesa, con due guide e circa tre quarti d'ora di cammino raggiungiamo il primo punto di osservazione dei varani ovvero una fossa come essere allo zoo o quasi !! Delusione !! Ci aspettavamo qualche cosa di diverso... di più selvaggio... un incontro più ravvicinato... Ritorniamo alla PPA dove, nel frattempo, si sono liberate camere per tutti.

L'ambiente attorno al complesso di uffici, camere e ristorante-bar della PPA è davvero piacevole, con cervi e varani che vi si aggirano liberamente ed anche Kakatua ed altri volatili che cantano in continuazione.

Varano .
Ceniamo al ristorantino del parco dove, sulle travi del tetto, scorrazzano topi e gechi di non piccole dimensioni.

13 Agosto

Poco prima delle 5.00 di mattina partiamo da Komodo per Sape ( isola di Sumbawa ), sperando così di evitare il mare grosso nello stretto che separa ( il quale, si dice, si alzi tardi...) Komodo da Sumbawa. Questa volta la buonasorte ci lascia e, una volta nello stretto troviamo un forte vento ed un mare decisamente mosso con brio ed assai mattiniero... Passiamo così un paio d'ore imbacuccati nei k-way ad andare su e giù con la barca ed a pregare gli dei del mare affinché ci facciano portare a termine quest'ultima traversata in barca senza tragedie. La buona sorte (o forse gli dei?) si ricorda di noi e cosi verso le 13.00 arriviamo al porto di Sape sani e salvi.

Saline a Sumbawa

Qui noleggiamo un pulmino per Bima ( dove si trova 1' aeroporto) ed in poco più di un'ora ci arriviamo. Per prima cosa otteniamo l'ok per il volo di domani, poi ci sistemiamo in un buon albergo.

16 Agosto

Terzo giorno di soggiorno sull’ isola di Lombok per trascorre la quale vado con metà del gruppo (l'altra metà se ne va dalla parte opposta) al nord per una passeggiata ai piedi del vulcano Rinjani.

Trascorriamo questa giornata in modo davvero sublime: per prima cosa visitiamo un paio di mercati che troviamo sulla strada, con le loro gente, i colori e gli odori di tutte le merci in vendita. Poi lasciamo il pulmino e iniziamo la nostra passeggiata tra le risaie in perfetto relax , senza nessuna meta da raggiungere ad ogni costo, senza rigidi orari da rispettare, senza fretta, prendendola semplicemente così come viene. Senz'altro uno dei momenti più belli di tutto il viaggio. Complice, non ultimo, della buona riuscita di questa giornata: uno splendido sole.

Risaie a Lombok

18-24 Agosto

Bali! Arriviamo a Bali in aereo da Lombok e ci sistemiamo a Kuta.

Kuta è un carnaio pazzesco, ed è turisticizzata al massimo nel senso peggiore del termine. Da evitare! Noi ci restiamo una settimana ma giriamo l’isola con dei pulmini a nolo visitando templi (Besakih, Bangli, Tanah Lot ecc.) assistendo a delle rappresentazioni-danze teatrali  ( Barong, la più classica, Kechak, la più suggestiva). Ed anche a cerimonie funebri, semplici sfilate e combattimenti di galli nei quali incappiamo strada tacendo.

Dedichiamo gli ultimi due giorni al relax ed agli acquisti.
Una delle costanti di questa settimana a Bali sarà quella di un cielo quasi sempre grigio e coperto, con qualche occasionale schiarita e con un immancabile temporale notturno o alle prime luci dell'alba.

Danza del Barong

25 Agosto

Sveglia alle 4.15 e, naturalmente, piove a dirotto! Così dobbiamo rimettere nello zaino i vestiti puliti preparati da indossare per il viaggio di ritorno e rimettere calzoncini, maglietta e sandali di plastica ... perché fuori ci sono almeno quattro dita d'acqua. Quindi zaino in spalla, mantella e usciamo.

Gli autisti, che con i pulmini dall'albergo ci devono portare all' aereoporto, non sono ancora pronti, poi quando arrivano devono fare delle grandi manovre per riuscire ad uscire dal parcheggio, infine sui pulmini non ci stiamo tutti (per via i bagagli) , così, in quattro o cinque rimaniamo ad aspettare, sotto una tettoia, che ci vengano a riprendere. Intanto il temporale volge al termine.

Quando arriviamo in aeroporto troviamo che tutti i bagagli, anche i nostri, hanno già fatto il check-in, così mi ritrovo con una mise spiaggiaiola, sino a Jakarta dove arriviamo alle 8.00.

Abbiamo ben dieci ore di attesa prima del volo per Riyadh. Trascorriamo le prime sei bivaccando sulle panchine fuori dall' ingresso dei voli internazionali, poi iniziamo le lentissimo procedure d'imbarco e poco dopo le 18.00 partiamo per Riyadh dove arriviamo verso mezzanotte.

Qui dobbiamo passare un'allucinante serie di controlli solo per restare in transito qualche ora.

26 Agosto

Forse per farsi perdonare la pignoleria nella trafila dei controlli, la Saudia( compagnia di bandiera dell'Arabia Saudita) ci offre la cena al ristorante dell' aereoporto. Partiamo alle 3.50(con un'ora di ritardo) per Francoforte, dove arriviamo alle 8.30. Dopo lo stress dell'attesa dei bagagli, scopriamo che sul volo per Milano, per il quale abbiamo il regolare biglietto, per noi quattro non c’é posto.

Dopo discussioni varie l'unica cosa che otteniamo è un: aspetta e spera.

Decidiamo così di ricorrere al treno. Partiamo alle 12.40 e poco prima delle 21.00 arriviamo a Como dove io scendo; sono le 21.30 quando arrivo finalmente a casa dopo 48 ore di viaggio!

 

Riccardo riva

Indonesia / Isole della Sonda 25-07-90 / 26-08-90

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